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Scuola e Covid-19. Intervista con Davide Amante sulla lettura dialogica in tempi di Covid-19 e qualche consiglio per insegnanti e famiglie.

Introduciamo la lettura dialogica insieme a Davide Amante, autore del libro bestseller per bambini ‘Il Guardiano delle Stelle – Il viaggio di Anais insieme al vento’. Tema di particolare interesse per insegnanti e genitori, specialmente in tempi di Coronavirus, la lettura dialogica è utile non solo a sviluppare le competenze scolastiche dei bambini ma è spesso anche una soluzione efficace per bambini con problemi di dislessia.

Foto di Cheryl Holt da Pixabay

La lettura dialogica è tutt’ora considerata un metodo all’avanguardia per crescere bambini e ragazzi con la lettura dei libri. Cerchiamo di comprendere che cosa è la ‘lettura dialogica’, qual è la sua portata, e come essa facilita i bambini nel percorso scolastico di apprendimento e stimola a partecipare a una lettura condivisa e ragionata di un libro.

Davide Amante è autore di un bestseller tutto italiano, Il Guardiano delle Stelle – Il viaggio di Anais insieme al vento, definito dalla nostra Book Review: ‘Certamente il libro per bambini più vicino al Piccolo Principe per qualità e contenuti che abbiamo mai letto. Ma ora la protagonista è una femmina.’ Il libro, apprezzatissimo in Italia, si sta ora preparando ad essere distribuito negli Stati Uniti’ e approfittiamo di questa occasione per condividere con questo scrittore di che cosa si tratti. 

Davide Amante, prima di addentrarci alla scoperta della lettura dialogica insieme a lei, vorremmo scambiare due parole riguardo al suo libro Il Guardiano delle Stelle – Il viaggio di Anais insieme al vento. Sappiamo che sta avendo un enorme successo in Italia e adesso si sta preparando a sbarcare negli Stati Uniti. 

Sì, Il Guardiano delle Stelle – Il viaggio di Anais insieme al vento sta piacendo molto ai lettori e ne sono contento. Credo che molti abbiamo compreso l’essenza di questo libro, che attraverso la semplicità affronta temi fondamentali come l’amore, le emozioni, la paura e il coraggio, l’avventura. 

Qualcuno ha detto che la modernità del suo libro consiste nell’aver scelto una bambina come protagonista.

Anais, la protagonista del mio libro, si sente a volte un pò sola e decide di affrontare una improvvisa tempesta di vento e recarsi alla scoperta dell’altro lato di un’isola. Nel suo carattere c’è coraggio, intuizione, volontà, intraprendenza. Troppe volte ho visto questi concetti associati a noi maschi, quando invece la più grande sensibilità, coraggio e intraprendenza io li ho sempre osservati nelle femmine. Mi è sembrato naturale che la protagonista fosse una bambina.

Il Guardiano delle Stelle – Il viaggio di Anais insieme al vento

Il Guardiano delle Stelle – Il viaggio di Anais insieme al vento, leggendo la quarta di copertina, è un’opera poetica e letteraria sotto forma di racconto per bambini. Può spiegarci come è nata la storia?

Sì, è una storia per bambini ma è anche un’opera per lettori adulti. Ho cercato di spiegare l’essenza di vivere e di crescere. In realtà il libro fa parte di una serie di storie che ogni sera raccontavo alle mie figlie prima di andare a dormire e che inventavo sul momento. Andavo a braccio ed era molto divertente lasciar libera l’immaginazione senza alcun freno. Una di queste storie mi aveva divertito più del solito nel raccontarla e allora decisi di scriverla. Così è nato Il Guardiano delle Stelle – il viaggio di Anais insieme al vento.

Sappiamo che il libro ha avuto un grande successo in Italia, tanto che lo ha anche letto più volte alle classi su invito di alcune scuole pubbliche e private.

Sì, sono stato invitato da alcune scuole, nell’ambito dell’iniziativa ‘Libriamoci – lettura nelle scuole’, una manifestazione tra i banchi di scuola per riscoprire i grandi classici e portare in aula nuovi libri. A lanciare l’iniziativa sono i ministeri della Pubblica Istruzione e quello dei Beni Culturali con il Centro per il libro e la lettura. Ho letto alcuni passaggi del libro e ho risposto alle domande dei bambini, che volevano sapere soprattutto come si svolgesse la vita di uno scrittore e dove si trovasse l’ispirazione per scrivere i libri. I bambini sono incredibilmente veloci nel comprendere certe cose e con loro si può instaurare un dialogo davvero profondo con semplicità.

Veniamo alla lettura dialogica. Ci può spiegare che cos’è la lettura dialogica?

La lettura dialogica è il procedimento che si basa sullo sviluppare un dialogo con i bambini intorno al testo che stanno leggendo. Nell’affrontare la lettura, nei primi anni spesso l’adulto legge il testo e il bambino ascolta. Al contrario, con la lettura dialogica, l’adulto legge sì il testo ma stimola il bambino a diventare il ‘narratore della storia’. 

Quindi il bambino partecipa attivamente alla lettura, ci può spiegare nel dettaglio?

La lettura dialogica si basa sulla considerazione che il ‘modo’ in cui noi leggiamo ai bambini sia almeno tanto importante quanto lo è la ‘frequenza’. Quando un adulto legge a un bambino, spesso ha il libro in mano e il bambino ascolta, la sua immaginazione è cadenzata, segue il ritmo, del narratore adulto mentre questo non dovrebbe accadere perché il punto qui è l’immaginazione del bambino e la sua immensa estensione, non l’interpretazione che l’adulto fa di un testo. La lettura dialogica consiste quindi in un’interazione più stretta fra adulto e bambino, in cui il centro è sempre il bambino. In pratica, durante la lettura di una pagina, l’adulto pone domande per stimolare i bambini ad esplorare il testo a un livello più profondo e così si instaura un dialogo attivo durante il quale affiorano definizioni di nuove parole, analisi di parti della storia, e la capacità di esprimere una propria opinione sulla storia stessa. In altre parole la lettura dialogica è un metodo di lettura guidata che stimola il bambino a un atteggiamento interpretativo e critico.  

Nel caso dei bambini più piccoli tutto ruota intorno a una frase semplice e un’illustrazione, o addirittura a una sola parola, mentre con i bambini più grandi l’attenzione si rivolge ad esempio nel discutere e interpretare un paragrafo appena letto dall’adulto.

La lettura dialogica è efficace?

A mio avviso sì, è molto efficace e utile.

E in tempi di Coronavirus?

In questi tempi le famiglie tendono spesso a ravvicinarsi e trascorrere più tempo insieme. La lettura dialogica diventa così uno strumento utilissimo per i genitori, ci auguriamo non certo per un altro lockdown ma almeno per quelle classi costrette a casa in quarantena, per stimolare i bambini al pensiero e all’interpretazione delle cose proprio come ogni giorno accade in classe. Tutto ciò che occorre fare è di prendere un buon libro e leggerlo tutti insieme, dando libertà alle interruzioni e alle infinite interpretazioni possibili.

Quale consiglio si sente di dare alle famiglie e agli insegnanti in questi tempi difficili governati dal Covid-19?

Il Covid-19 ha un forte impatto non solo per i grandi rischi per la salute di tutti noi ma anche sulla nostra immaginazione. È un fenomeno ancora in parte sconosciuto, di cui stiamo imparando ogni giorno la portata. Questo inevitabilmente spaventa e può indurre alcuni a una visione più cupa della vita. Ma non bisogna dimenticare che sono proprio questi i momenti in cui l’uomo, nella storia, ha dato il meglio di sé. Occorre ricordare che il futuro non è qualcosa che accade e basta ma noi possiamo guidarlo, indirizzarlo, in parte determinarlo con la nostra fiducia, con il nostro ottimismo e con la nostra voglia di vivere. Questo vale per tutti noi, qualsiasi lavoro facciamo e in qualsiasi situazione ci troviamo. Proprio quella immaginazione che ci fa spaventare del futuro pensando al Covid-19 è in realtà la risorsa più importante che abbiamo. È questo il momento di rivolgerci alla nostra immaginazione e alla nostra voglia di combattere e costruire un futuro migliore. I libri in questo senso sono importanti perché leggere ci apre alle infinite possibilità della vita.

Quali sono le origini della lettura dialogica?

La lettura dialogica viene spesso presentata come uno strumento innovativo e all’avanguardia, anche se con un pò di esagerazione. Essa è stata teorizzata in epoca recente ad esempio dall’Interactive Reading Model da David E. Rumelhart in 1977 e poi anche più specificamente da Grover J. Whitehurst nei primi anni 2000, con lo Stony Brook Reading and Language Project, nel tentativo di offrire una soluzione alla mancanza di destrezza e talento nel risolvere i problemi, che si era evidenziata in particolare nei bambini delle classi meno agiate negli Stati Uniti, che raramente avevano occasione di leggere libri. E’ un’iniziativa lodevole e importante, che ha permesso alla scuola di affrontare e in parte risolvere questo problema.

Noi italiani in realtà siamo forse fra i maggiori esperti di lettura dialogica, senza neppure saperlo. Basti pensare a scrittori come Gianni Rodari che hanno costruito intere storie intorno alle infinite possibilità di interpretazione delle parole e delle frasi e che poi, in fondo, ha cercato di costruire una Fantastica, proprio come esiste una Logica, seguendo l’intuizione di Novalis. Rodari è forse uno dei migliori esempi di lettura dialogica, un suo testo parte in una direzione, si sofferma su una parola e segue le imprevedibili strade a cui quella parola può portare. Allo stesso modo la lettura dialogica interpreta il testo che si sta leggendo e si sviluppa in una direzione imprevedibile. Tutto questo significa un esteso esercizio della immaginazione da parte del bambino, che così chiama a sé tutta l’esperienza e la curiosità per interpretare e capire il mondo. E’ un esercizio fondamentale che stimola fortemente i bambini, divertendoli nel contempo.

La lettura dialogica è uno strumento all’avanguardia?

La lettura dialogica è uno strumento importante e va certamente promossa, specie in Italia dove spesso la usiamo inconsapevolmente ma che dovrebbe essere intesa come un vero e proprio metodo. 

Lei ha citato Gianni Rodari, possiamo considerarlo come artefice della lettura dialogica in Italia?

No, per quanto io apprezzi questo scrittore, la lettura dialogica ha origini antichissime. Ad esempio nella nostra tradizione letteraria, sia nel nord che nel sud Italia, era comune per le famiglie di contadini riunirsi la sera intorno al fuoco e coinvolgere i bambini nella narrazione orale o nella lettura di favole. Questa lettura, dal punto di vista del bambino, non si svolgeva passivamente ascoltando gli adulti ma al contrario consisteva nel trascorrere la serata leggendo alcuni pezzi e interpretandone tutti insieme il senso. I bambini ponevano domande, si soffermavano su un dettaglio del racconto, proponevano una interpretazione dei fatti narrati. Gli adulti, a loro volta, rispondevano, approfondivano, approvavano o discutevano l’interpretazione dei fatti avanzata dai più giovani. Laddove non vi erano risposte, magari per ignoranza dei fatti storici, interveniva l’immaginazione e lì scoccava la scintilla: spesso, sotto le stelle e al calore del fuoco, ci si spingeva in territori sconosciuti e si finiva per creare vere e proprie nuove storie orali. Erano diversioni affascinanti e stimolanti che poi si concludevano con il ritorno alla lettura del testo. Molte delle più belle favole italiane sono nate così. Basti pensare al tentativo di raccolta delle favole popolari che Italo Calvino aveva tratto dalle varie regioni italiane. Oppure ancora ad alcune scene veritiere del film L’Albero degli Zoccoli di Ermanno Olmi, girato negli anni ’70. Queste altro non erano che ciò che oggi definiscono lettura dialogica. Nell’America stessa, dove è nato il termine di lettura dialogica, le popolazioni indiane autoctone facevano più o meno la stessa cosa. Dunque sebbene il termine di ‘lettura dialogica’ sia nato negli Stati Uniti, in realtà preesisteva.

Il sistema educativo degli Stati Uniti ha avuto il grande pregio di cercare di riportare il concetto di lettura dialogica a un metodo, che possa essere utilizzato ovunque dalla scuola. In questo senso è certamente all’avanguardia ed è uno strumento efficacissimo.   

Quindi la funzione della lettura dialogica è quella di stimolare il bambino?

Sì, è una partecipazione attiva da parte del bambino alla lettura. Ed essa avviene grazie all’interazione con l’adulto. Questo aspetto va molto ben valutato perché è, a mio avviso estremamente importante per due ragioni. La prima è che il testo, la favola, diventa un elemento aggregatore per la famiglia, che coinvolge tutti con opinioni, pensieri e addirittura divagazioni sul tema, che sono importantissime perché si basano sull’esperienza di ciascuna singola famiglia e permette al bambino di comprendere che la propria personale esperienza è confrontabile con il mondo anzi essa stessa costituisce il mondo. La seconda ragione importante è che il bambino impara grazie al metodo della lettura dialogica a interpretare e quindi intelligere (nel senso latino di leggere dentro) le cose.

La lettura dialogica richiede impegno da parte della famiglia?

Niente affatto. La lettura dialogica è semplicissima. Consiste nel sedersi insieme ai bambini e dedicare loro del tempo, ma basandosi sulla qualità, cioè un testo scritto. Basta leggere e poi parlare di ciò che si è letto.

Dove si attua la lettura dialogica?

A casa soprattutto, ma proprio il metodo della lettura dialogica sta cominciando a prendere piede nelle scuole come metodo educativo. Se negli Stati Uniti essa è ormai acquisita, in Italia si può definire sperimentale. In questo senso è innovativa ed è una buona cosa. Il metodo scolastico ovviamente è un pò più complesso e articolato di quanto abbiamo detto qui, ad esempio si attua attraverso la sequenza PEER e i CROWD prompts. Ma questi sono tecnicismi di cui possiamo parlare in altra sede, che riguardano più specificamente gli insegnanti. La lettura dialogica nella sua essenza è semplice e diretta.

Concludiamo con il suo libro Il Guardiano delle Stelle – Il viaggio di Anais insieme al vento, è adatto alla lettura dialogica?

Ma certo, il libro è nato proprio come una storia che si sviluppava imprevedibilmente.

Il Guardiano delle Stelle – Il viaggio di Anais insieme al vento
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ISBN 9788894315677. 78 pagine, edizione con copertina flessibile e illustrazioni originali.

Autore: Davide Amante